“Un giorno anche la guerra s'inchinerà al suono di una chitarra.”
Jim Morrison
Per celebrare l’edizione numero 26 del Toscana Gospel Festival abbiamo deciso di utilizzare una frase di uno dei massimi artisti del Novecento, Jim Morrison. Una dichiarazione che facciamo nostra, in questo anno difficile per l’intera comunità umana, in omaggio a quello che la musica Gospel da sempre rappresenta: la voglia di riscatto, di libertà e di pace.
Il festival, nato quasi per scommessa nel 1996, ci ha permesso di ospitare più di 300 gruppi gospel, 2900 artisti con circa 350 esibizioni live. Il nostro primo ringraziamento va agli Enti Locali e agli Sponsor che in questi anni hanno sempre creduto in questo progetto senza farci mai mancare il loro sostegno.
Il nostro obiettivo non è cambiato: vogliamo portare in Toscana la musica gospel, la più antica forma musicale popolare americana e per fare ciò ci affidiamo anche quest’anno ad alcune delle migliori corali statunitensi.
La loro musica accompagnava spesso gli schiavi durante il giorno e, per alleviare la fatica, nacquero così le Plantation Songs (canti della piantagione) da cui derivarono i Work Songs (canti di lavoro) e i Calls (richiami), utili per comunicare tra loro e con le organizzazioni che aiutavano gli schiavi a fuggire. Quando i predicatori battisti e metodisti venuti dall’Europa li convertirono al Cristianesimo, essi cominciarono a cantare canti religiosi, chiamati Spirituals, ai quali aggiunsero i ritmi e i colori africani; da allora la storia è quella di una musica che nutre l’anima e i cuori senza sosta con ritmo e gioia. Da questi canti antichi è nato il Gospel e da qui si sono sviluppati diversi generi musicali, il Jazz e Il Blues di Chicago sono nati proprio partendo dal Gospel.
Cantare oggi quelle canzoni, con testi colmi di sofferenza e di gioia non ha perso significato, anzi ne ha paradossalmente acquistato uno maggiore, in un periodo storico segnato da grandi sofferenze, guerre e diseguaglianze sociali. La musica è stata la linfa vitale di quella comunità e lo sarà anche per noi.
Salite anche voi a bordo del treno del Toscana Gospel Festival e lasciatevi trasportare, vi si aprirà un mondo. Buon divertimento.
Andrea Laurenzi e Luca Baldini Direzione Artistica