I have a dream

Ho davanti a me un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere […] quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e gentili, cattolici e protestanti, sapranno unire le mani e cantare con le parole del vecchio spiritual: "Liberi finalmente, liberi finalmente”.
Reverendo Martin Luther King 28 agosto 1963 - Washington Marcia per il lavoro e la libertà

Per celebrare l’edizione numero 27 del Toscana Gospel Festival abbiamo deciso di rendere omaggio a una delle personalità più importanti del Novecento, il reverendo Martin Luther King, che con la sua vita, le sue azioni e soprattutto le sue parole ha cambiato profondamente la concezione di libertà e diritti civili.
Non potevamo non celebrare il suo indimenticabile discorso del 1963, quel “I Have a Dream” che trasmette ancora speranza e desiderio di giustizia. Questo anche in omaggio a ciò che la musica Gospel da sempre rappresenta: il desiderio di riscatto e libertà.
Il festival ci ha permesso negli anni, di ascoltare 350 cori gospel per oltre tremila artisti, di visitare con la nostra carovana musicale decine di città della nostra regione e coinvolgere migliaia di persone. Abbiamo attraversato gli anni del terrorismo, delle crisi finanziarie, della pandemia e stiamo vivendo in tempi di guerra e di violenza; tutto questo non ci ha fermato, ma ci ha reso più forti e determinati nel portare avanti la nostra proposta culturale, perché quello della musica gospel è un linguaggio universale che supera le barriere, unendo le persone in amicizia e solidarietà.
Oggi il nostro entusiasmo è immutato e questo è soprattutto merito del pubblico e dell’incredibile energia delle band. Abbiamo un sogno: continuare a narrare la storia leggendaria del Gospel, che ha messo il suo seme nel lontano 1500, quando donne e uomini liberi africani si ritrovarono sbattuti in un continente lontano come schiavi. Cantare oggi quelle canzoni, con testi colmi di sofferenza e di gioia, non ha perso significato, anzi ne ha, paradossalmente, acquistato uno maggiore.
Sognate con noi.

Andrea Laurenzi e Luca Baldini Direzione Artistica